Alice Waters

catturaRecentemente ho avuto modo di conoscere attraverso i media la statunitense Alice Waters, una Guru del cibo ottenuto in maniera rispettosa dell’ambiente, “sostenibile” si direbbe oggi. Quali sono i meriti di questa signora? E’ la paladina della rivisitazione del modo di mangiare degli americani ai quali non ha mai nascosto il suo disprezzo verso chi preferisce spendere per capi firmati per economizzare sul cibo. Guerra dunque alla nutrizione omologata, ai cibi pronti  e a tutto il fast food / junk food. E poi la riscoperta del desco come momento d’unione della famiglia e degli amici.

Ma è una visionaria che porta avanti come una novella Don Chisciotte  battaglie ai mulini a vento o fornisce ragioni valide al suo accanimento? Alice Waters sostiene che l’85% dei ragazzi suoi connazionali non ha mai fatto un pasto sedendosi al tavolo con la propria famiglia; la maggior parte degli statunitensi non cucina, si nutre (non mangia..) di cibo comprato dai molteplici esercizi che forniscono cibo pronto . Se questo è visto nell’ottica del salvare tempo che c’è di male? Nello stesso programma in cui si presentava questa signora venivano forniti dati a dir poco raccapriccianti. La produzione di alimentari negli USA è stata sempre basata sulla quantità più che sulla qualità, ritenendo che l’uso massiccio di farmaci di vario tipo avrebbe potuto rendere perfetto il prodotto dal punto di vista sanitario.

Dunque prendiamo un allevamento di bovini dove i poveri animali crescono in fretta ammassati l’uno all’altro sprofondati nelle loro stesse feci, li uccidiamo dopo averli ripuliti più o meno sommariamente  e poi ci dovremo stupire se troviamo i colibatteri Escericia coli nella carne? Negli Usa, nel 1998 sono state ritirate 140 tonnellate di carne infetta, nel 2001 invece 227 Ton. e nel 2002 solo 8618Ton.…..Per altro le acque con cui si trattano animali e stalle vengono riutilizzate in agricoltura  e vanno a infettare anche le piantagioni. E cosi troviamo questo batterio anche nel succo di mela e negli spinaci. Proprio in questi ultimi, tanto cari al simpatico Braccio di ferro, nel 2006 s’è riscontrata la ventesima epidemia in 10 anni…( dati reporter RAI3). Allora che cosa si sono inventati ? Siccome la terra è bassa e pure sporca, meglio delle colture idroponiche in un ambiente sterile in cui diamo alle piante a contatto con l’acqua il fosforo, l’azoto e l’anidride carbonica, poi la luce gliela diamo quanto serve con le lampade a LED.

 

Dalle stesse fonti un altro spunto interessante è stato quello delle verdure pronte, specialmente quelle insalate che sono già lavate e tagliate per cui apri la busta, ci dai una sciacquata se proprio vuoi, aggiungi il il condimento e il gioco è fatto. Peccato che se è certamente vero che ne è stata abbattuta la carica batterica attraverso i trattamenti, nessuno ci dice dove sono state raccolte ne quando, solo la scadenza e della stagionalità non ne parliamo proprio.

 Non vorrei sembrare pregiudizialmente contrario all’innovazione, soprattutto in vista del progressivo aumento della popolazione mondiale, ma esistono altri sistemi più naturali di fare le cose e un'altra concezione del mangiare. Nel passato anche recente c’è chi ci ha proibito specialità tradizionali per proporci questo tipo di alimentazioni, Alice Waters dagli USA ci dice che il nostro modello è quello giusto ed è tanto convincente nelle sue argomentazioni che ha moltissimi seguaci, ha aperto scuole per coinvolgere soprattutto i giovani e ha convinto Lady Michelle Obama a fare l’orto nel giardino della Casa Bianca, vi pare poco ?

Arnaldo Manganelli   arnamanga@gmail.com

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

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