Category Archives: mangiamo secondo natura

marmellata

In estate c’è una tale varietà di frutta, che sarebbe veramente un delitto non usarla per preparare delle ottime marmellate fatte in casa.  Trasformiamo la frutta estiva in gustose marmellate e avremo modo di conservarla e gustarla anche nei mesi invernali e tutto questo si può fare anche ora, all'inizio dell'autunno.

settembre

Settembre

 

Settembre

settembre

Settembre è il nono mese dell’anno secondo il calendario gregoriano ma era il settimo mese del calendario romano, infatti il nome deriva dal latino september, a sua volta da septem, “sette”, perché l'anno dei romani  iniziava con il mese di marzo.

agosto anguria

Agosto

agosto anguriaDa sempre nelle raffigurazioni si rappresenta il mese di Agosto come il periodo in cui si preparano le messi di grano per l'inverno.

maggio

Maggio

maggioMaggio, il mese della Madonna per i cristiani, è il secondo mese della stagione primaverile che entra in questo periodo nella sua fase di massima espressione: le giornate si allungano e il clima è decisamente più mite.

Presso gli antichi questo periodo veniva dedicato a divinità legate alla luce , metafora del risveglio di madre natura , la dea Maia degli antichi romani , da cui il termine Maius da cui deriva il nome di questo mese. I fiori, bellissimo simbolo della natura che si lascia alle spalle il freddo letargo invernale, sono i protagonisti di quelle feste ancestrali come il calendimaggio, erede della Floralia dei nostri progenitori  romani e assai diffuso in forme differenti su tutta  la penisola. E forse non è un caso che la seconda domenica di Maggio si festeggi anche la festa della mamma…

corteo-calendimaggio_jpg1   A Maggio si festeggiano anche  i compleanni di mia moglie e mia figlia, il 20 è l'anniversario del giorno in cui Levi Strauss e Jacob Davis brevettano i blue jeans  ma tutto questo poco ha a che fare con l'agroalimentare….

Tra i banchi del mercato fanno la comparsa degli alimenti succosi, freschi e ricchi d’acqua che ci aiutano a espellere le tossine che abbiamo accumulate durante l'inverno.

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L’antica storia del miele(seconda parte)

Dolci arabi… tipicamente nordici        
Una tradizione di pasticceria si mantiene per tutto il Medio Evo. Sono di derivazione araba dolci a base di frutta secca come il torrone e il panforte, ma anche quelli a base di farina e spezie, diffusi soprattutto nel  Nord Europa, le cui ricette vennero importate verso il 1100 dai Crociati di ritorno dalla prima Crociata: il tedesco Lebkuchen, il francese Pain d’épices, l’inglese Gingerbread, gli svizzeri Basler Leckerli, il Panpepato.
 
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Dal punto di vista nutrizionale, vi è un riconoscimento dell’apporto calorico del miele che lo vede perciò valorizzato soprattutto nelle aree centro-settentrionali dell’Europa, più esposte a lunghi inverni e con una minore disponibilità di alternative zuccherine. Cibo calorico e di facile digeribilità, è base dell’alimentazione di malati, bambini (di famiglia ricca), eremiti, militari (come razione di sussistenza) e per i periodi di parziale digiuno dei monaci.
Continua dall’epoca romana la tradizione di vini mielati e dell’idromele, che nei paesi nordici diventa ora parte dei consumi quotidiani di larghe fasce della popolazione.
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Quando si mise ordine tra i sapori     

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l’antica storia del miele (prima parte)

Il miele ha una storia antichissima.
E’ documentata la presenza di piante che producono nettare e polline fin da 150-100 milioni di anni or sono. Le prime api compaiono da 50 a 25 milioni di anni fa, insieme ai primi esemplari di primati. Le api sociali, cioè le api vere e proprie che funzionano come organismo collettivo,  avrebbero un’età che va da 20 a 10 milioni di anni or sono.
Un milione di anni fa compare l’uomo.

Le prime tracce che testimoniano l’uso del miele da parte dell’uomo, il quale probabilmente se ne cibava fin dalle origini, sono databili a circa 10 mila anni fa, come questa pittura rupestre scoperta nei pressi di Valencia, in Spagna: sembra mostrare un uomo che si arrampica sulla cima di un albero, o di una rupe. E’circondato da api in volo, dotato di una borsa o una cesta per riporre i favi sottratti alle api, con una nuvoletta di fumo per ammansirle.  8Questa tecnologia primordiale è la stessa usata ancor oggi dai “cacciatori di miele” in India, che si arrampicano con scale di corda  su rupi alte anche 100 metri.

gel

Gelato : una storia tutta in italiano

gelaEstate, caldo e voglia di trovare refrigerio in qualcosa di fresco, cosa meglio di un gelato? Ma poi solo d'estate gustiamo il gelato?

In questo settore c'è stato negli ultimi anni un rifiorire di gelaterie artigianali che propongono ingredienti di prima qualità e non prodotti industriali o i soliti semilavorati……. 

Ma cos'è il gelato? Diciamo che è una preparazione alimentare ottenuta con una miscela di ingredienti portata ad uno stato pastoso attraverso il congelamento e la contemporanea agitazione per fargli incorporare quanta più possibile aria.

Certamente in origine, il gelato non era  quello che noi oggi conosciamo, infatti con ottime possibilità la neve e la possibilità di preservare i cibi col freddo hanno posto le basi per il gelato alla frutta. Dal punto di vista storico c'è qualche riferimento nella Bibbia in cui si narra di quando Isacco offri un "mangia e bevi" ad Abramo a base di latte di capra e neve. Anche i romani potevano dire la loro con i "nivae potiones" anche qua dei dessert freddi.

Grano italiano e genuino

Nella vita di tutti i giorni, nella frenesia della vita moderna, ci siamo abituati a utilizzare la tradizionale farina di grano tenero bianca 0, o 00 con la quale si producono pane, pasta, prodotti da forno, dolci, ecc. Questa farina, ahinoi, è ricavata da un grano prodotto su larga scala, selezionato e modificato nel corso degli anni per rendere più ricca e abbondante la produzione e la lavorabilità con i moderni quanto efficientissimi molini a rulli d'acciaio ma risulta essere un grano povero dal punto di vista nutrizionale, ma non solo. Infatti la modificazione del grano moderno ha fatto sì che esso divenisse molto più ricco di glutine, con tutti gli svantaggi che ciò comporta per il nostro organismo e che si manifestano nelle intolleranze che affliggono una quantità crescente di popolazione. Peraltro il grano che arriva dall'altra parte del globo per essere portato da noi qualche pensierino a conservanti, addittivi e non si sa bene cosa a me lo fa venire… I grani antichi, invece, vengono raccolti a filiera corta, ovvero sotto casa, e mantengono un rapporto più equilibrato tra contenuti di amido e di glutine, contenendo una percentuale molto più bassa di quest'ultimo.

alici con fiori di dalia e rosmarino

erbe aromatiche

I nonni di mia moglie vivevano in una casa di campagna a Montefusco, un paesino sconosciuto ai più, nelCasa nonno Antonio1 (2) beneventano. Questa casetta che nella pietra di volta dell'ingresso principale vedeva scolpito il numero 1692, mi affascinava perchè a cominciare dalla data di costruzione, aveva tutti i segni di un abitazione antica che aveva visto cambiare il modo di vivere di chi ci dimorava. Dal bagno che nell'aia dentro un gabbiotto solo in tempi recenti era stato spostato dentro casa, alle guardiole con le feritoie per lo schioppo che, poste agli spigoli della casa in posizione dominante, permettavano di difendersi dai briganti d'un tempo. Nel minuscolo balconcino c'era poi una selva di vasi, quali di coccio, quali ricavati dai recipienti dalle origini più disparate, che contenevano le erbette aromatiche di "pronto intervento" salvo poi andare nell'orto o per campi per le altre.

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Sua maestà il Tartufo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il nostro pianeta è pieno di ricche e rare risorse, ma non stiamo parlando di oro o pietre preziose, bensì del tartufoIMG-20220206-WA0062
Spiegare con esattezza cos'è la passione per il tartufo e cosa significa "andare a tartufi" sarebbe qualcosa di molto difficile, perchè la bellezza e complessità di questa pratica è data dal mistero, dalla curiosità e dalla sorpresa…perciò, se siete così curiosi, continuate a leggere questo articolo. 

Il tartufo è un capolavoro della Natura ed è un fungo ipogeo, appartenente alla famiglia delle tuberacee, che vive in simbiosi con le radici di alcune tipologie di piante, come la  quercia, faggio, càrpino, pioppo e nocciolo.

Nasce spontaneamente nel sottosuolo boschivo e quando arriva in fase di maturazione emana un odore talmente forte e persistente da attrarre numerosi animali selvatici come il cinghiale, il tasso, il ghiro