L’albicocca

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Intorno al 70 a.C. il generale Romano Lucio Licinio Lucullo, di ritorno da una campagna militare tenuta in a (2)Asia, porto nelle terre romane quello che allora veniva chiamato “melo d’Armenia” e che oggi conosciamo col nome di Albicocco. Lucullo, oltre alle indiscusse qualità militari era famoso per essere una buona forchetta. Non stupisce quindi il sapere che fu proprio lui a rendere disponibile nelle nostre tavole un frutto così gustoso e particolare.

L’albicocca è il frutto dell’albicocco, una pianta che ha oltre 4000 anni e che appartiene alla famiglia delle rosacee. Il nome particolare con cui veniva chiamato in passato deriva dalla grande diffusione con cui a4questa pianta copriva il territorio armeno e da cui deriva il nominativo del seme contenuto all’interno del nocciolo: l’armellina. La stessa viene utilizzata come sostanza aromatica in pasticceria, ma dato il contenuto di acido cianidrico, tossico ad alte dosi, della stessa se ne deve fare un uso limitato.

 

L’albicocco, nelle sue numerose varietà, cresce forte e rigoglioso nelle zone soleggiate  e temperate, motivo per il quale il territorio italiano ne è pieno. Produce un frutto che, per le sue qualità, può essere definito davvero come un dono divino e che si può cogliere nel periodo che va da giugno a luglio.

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Proprietà:

Dato che madre natura, grande progettista di questa pianta, ha pensato proprio a tutto, lo ha reso disponibile in quei periodi dell’anno in cui vi è maggiore necessità di proteggersi dagli effetti del sole. Infatti il grande contenuto di betacarotene favorisce l’abbronzatura e la protezione della pelle, mentre il suo corposo contenuto di acqua, potassio e Sali minerali ci aiutano a compensare la perdita di liquidi tipica della stagione più afosa. Contiene inoltre un grande quantitativo di vitamine del gruppo B, del gruppo C, e di fibre che concorrono al benessere del nostro organismo avendo anche un effetto disintossicante e tonificante.a3

Per non essere da meno ad altri frutti fornisce anche un prezioso aiuto alla pulizia di vene ed arterie, rafforza il cuore e tiene a buoni livelli la pressione del sangue. Ottimo per chi soffre di anemia ed eccessiva stanchezza, è un naturale stimolante per la produzione delle difese immunitarie e un riequilibrante per il nostro intestino, date le proprietà lassative del sorbitolo, un particolare zucchero presente nella sua polpa.

 

Utilizzo:

Prima di mangiare questo frutto è bene lavarla con attenzione ed asciugarla in modo da togliere tutti i residui dei trattamenti chimici che la buccia lanuginosa trattiene.

Il sapore è dolce ed acidulo allo stesso tempo, il che dona al palato una commistione di sapori unica nel suo genere. Molte delle proprietà del frutto rimangono invariate anche se lo stesso viene sottoposto ad essiccazione.

Dato la grande deperibilità di questo frutto è bene consumarlo abbastanza in fretta dopo averlo colto, oppure si consiglia di essiccarlo in modo da accentuarne i sapore ed averlo a disposizione anche quando non è più tempo per la raccolta.

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