Sua maestà il Tartufo

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Il nostro pianeta è pieno di ricche e rare risorse, ma non stiamo parlando di oro o pietre preziose, bensì del tartufoIMG-20220206-WA0062
Spiegare con esattezza cos'è la passione per il tartufo e cosa significa "andare a tartufi" sarebbe qualcosa di molto difficile, perchè la bellezza e complessità di questa pratica è data dal mistero, dalla curiosità e dalla sorpresa…perciò, se siete così curiosi, continuate a leggere questo articolo. 

Il tartufo è un capolavoro della Natura ed è un fungo ipogeo, appartenente alla famiglia delle tuberacee, che vive in simbiosi con le radici di alcune tipologie di piante, come la  quercia, faggio, càrpino, pioppo e nocciolo.

Nasce spontaneamente nel sottosuolo boschivo e quando arriva in fase di maturazione emana un odore talmente forte e persistente da attrarre numerosi animali selvatici come il cinghiale, il tasso, il ghiro

In Italia la ricerca del tartufo viene effettuata con l'ausilio di cani addestrati alla ricerca del corpo fruttifero; la razza più predisposta per questa attività è senza dubbio il Lagotto romagnolo, ma ne sono protagonisti anche braccoidi e segugi se adeguatamente addestrati.IMG-20220206-WA0061

 

Il tartufo trova diffusione spontanea principalmente in Europa, ma quello Italiano si distingue da tutti gli altri per le elevate qualità organolettiche. 

L'talia, con il suo particolare microclima, permette che la raccolta possa avvenire durante tutto l'anno e che ogni stagione offra tipologie di tartufo diverse. 
In linea di massima in inverno si raccoglie il tartufo nero pregiato (tuber melanosporum) conosciuto anche come tartufo nero di Norcia, considerato il principe dei tartufi neri, poiché tra questi spicca in qualità. Insieme a questo si può trovare anche il tartufo nero invernale (tuber brumale Vittadini) e il tartufo bianchetto (tuber borchii Vittadini), entrambi di secondo livello rispetto al nero pregiato. 
La stagione estiva invece può offrire il tartufo nero estivo (tuber aestivum Vittadini) volgarmente chiamato Scorzone, il quale ha un odore delicato e gradevole.
Durante l'autunno si raccoglie il tartufo nero autunnale (tuber uncinatum Chatin) caratterizzato da un odore più forte e sapore più marcato rispetto all'estivo.IMG-20220206-WA0064

 

Dulcis in fundo vi è il tartufo bianco pregiato (tuber magnatum Pico), che si raccoglie tra ottobre e dicembre ed è considerato il Re indiscusso poiché nasce solo in habitat particolarmente complessi che ne determinano l' unicità e quindi la rarità.
La ricerca e la "cavatura"del tartufo non è un'attività comune ma una vera e propria arte poiché costituita da saperi tramandati da generazione in generazione, i quali l'hanno resa talmente rilevante a livello culturale  che a partire dal 2021 fosse inscritta nella lista dei patrimoni orali e immateriali
 dell'umanità custoditi dall'UNESCO.  Quast'Arte contribuisce a contrastare il sempre più drammatico fenomeno del disboscamento poiché la messa a dimora di piante micorizzate viene incentivata dalle regioni italiane, che ne ammortizzano i costi.IMG-20220206-WA0060
La passione che scaturisce dai curiosi aspetti di questa attività è accresciuta non solo dalla pratica dell'Arte in sé per sé ma anche da ciò che ne ruota attorno. Ad esempio alcune delle parti più interessanti della pratica sono indubbiamente l'instaurarsi di un solido legame fra il Tartufaio e il cane tartufi; un altro aspetto su cui porre particolare attenzione se si vuole andare alla ricerca di tartufi è la considerazione attenta scrupolosa ai cambiamenti lunari, dal momento per il quale questi influenzano le fattezze e quindi la qualità del tartufo.
Per i più curiosi, in dubbio se verità o credenza popolare, al tartufo si può attribuire un potere afrodisiaco su chi lo mangia o lo annusa.
 
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