Gennaio
Il nome dato a questo mese deriva dal dio romano Giano ( Ianuarius), antica divinità delle porte, dei ponti, dei viaggi e più in generale di ogni forma di passaggio e mutamento.
Gennaio infatti è il mese che apre le porte del nuovo anno. Nel Medioevo il mese di Gennaio è rappresentato come un gruppo di persone intente a banchettare convivialmente. E’ considerato il mese più freddo dell’ anno, gli ultimi tre giorni del mese sono anche detti “giorni della merla”, e sono generalmente i più freddi. Per una buona riuscita del raccolto, il mese di gennaio deve essere freddo, meglio se arricchito da abbondanti nevicate: il freddo impedisce al seme di svilupparsi verso l’ esterno, costringendolo ad operare il suo primo sviluppo nella terra più calda, attraverso l’ irrobustimento delle radici. E’ auspicabile che non piova, perché l’ acqua mitiga il clima, inducendo il seme a germogliare prematuramente, anche se, pare che la piovosità di questo mese influenza in modo benefico la produzione di vino.
Cari amici, ammettiamolo, con l’ affacciarsi del nuovo anno, quanti di noi stilano la famosa lista di buoni propositi per l’ anno nuovo? E quanti di noi, nel pieno clima delle festività natalizie, appesantiti da qualche chilo di troppo, ci prefiggiamo come primo step, quello di salutare quegli odiati chiletti in più ? Oltre ad una piacevole attività fisica, sicuramente l’ assunzione di frutta e verdura di stagione contribuiscono al raggiungimento di un buon equilibrio fisico che può essere un’ ottima premessa anche per il benessere mentale!. Diamo allora uno sguardo a quelli che risultano essere gli alimenti che nascono direttamente dalla terra e che da sempre sono considerati essenziali per il nostro nutrimento.
Le verdure
Sicuramente, quando ci recheremo dal nostro fruttivendolo di fiducia, potremo trovare alcuni tra i seguenti ortaggi invernali: barbabietole, broccoli, carciofi, cardi, carote, spinaci, cavolfiori, cime di rapa, finocchi, patate, valerianella. Tra questi, la mia curiosità cade sulla carota, dal colore intenso che dà allegria ai piatti con cui si abbina.
Vogliamo sapere qualche particolare in piu’ su questo simpatico ortaggio?
La carota
Appartiene alla famiglia delle Ombrellifere, il suo nome scientifico è Daucus Carota .Si suppone che le carote siano state coltivate anticamente in Medioriente e che poi siano state scoperte dai Romani e diffuse dai Greci. In realtà, esse non venivano coltivate per essere mangiate perché ritenute troppo dure, bensì a scopo terapeutico . Il loro uso alimentare si diffuse dapprima in Spagna, alla corte di Caterina de’ Medici. Infatti, i Romani coltivavano le carote per le loro proprietà diuretiche ed afrodisiache, mentre nel Medioevo si riteneva fossero efficaci nella cura della calcolosi renale. In seguito, si è poi scoperto quanto quest’ ortaggio fosse utile per curare gastrite, prevenire i disturbi agli occhi e favorire l’ abbronzatura.
Quali sono gli elementi contenuti nella carota?
Betacarotene,alfacarotene, luteina, fibre, flavonoidi e sali minerali quali potassio, ferro, calcio, magnesio,sodio,fosforo.
Il betacarotene in particolare, essendo un antiossidante , risulta essere efficace nella lotta ai radicali liberi con benefici per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e del cancro. La buona quantità in fibre, invece, è utile come rimedio per migliorare il transito intestinale. La zuppa di carote, al contrario, risulta un buon rimedio contro la diarrea. Mangiando le carote regolarmente, inoltre, si assume la provitamina A, che è un precursore della vitamina A, molto importante per le donne in gravidanza e nel prevenire un aumento dei livelli di colesterolo nel sangue. Sono stati condotti degli studi epidemiologici in cui è emerso come il consumo di carote e di altre verdure ricche di provitamina A sia una valida protezione contro il cancro, in particolare quello del polmone. L’azione antitumorale delle carote è dovuta alla sinergia della provitamina A con altri carotenoidi presenti in essa, oltre che alla vitamina E e C.Molti di noi sapranno che mangiare carote aiuta a favorire l’ abbronzatura. Gli alleati migliori per prepararsi all’ esposizione al sole sono i cibi di colore arancione, con particolare riferimento alle carote. Queste infatti essendo ricche di betacarotene stimolano la formazione di melanina, sostanza che dà colore alla pelle quando ci si abbronza e la protegge dai raggi UV.
Le carote sono tra gli alimenti benefici per la vista, grazie alla loro ricchezza in vitamina A, utile per migliorare le capacità visive, soprattutto notturne ed a proteggere gli occhi.
La frutta
La frutta stagionale del mese di Gennaio che possiamo trovare nelle frutterie è rappresentata da : kiwi, pompelmi, arance, datteri, cedri, mandarini, banane.
Il pompelmo
Appartiene alla famiglia delle Rutaceae, il nome comune si può riferire sia alla pianta quanto al seme, il frutto è giallo, di aspetto globoso ed è composto da spicchi incolori, possiede sapore acidulo e dolciastro. Esistono tre principali tipologie di pompelmo classificate in base al colore: giallo, rosa e rosso. Queste ultime due varietà devono la loro colorazione alla presenza di licopene,un noto antiossidante. Questo ha un ottimo apporto nutrizionale, in quanto ha un basso coefficiente energetico, molta acqua ( 90%), vitamina C ed altri antiossidanti. Una particolarità del pompelmo rispetto agli altri agrumi è data dall’ abbondanza di albedo, la pellicola bianca che riveste la buccia internamente.
Andiamo a scoprire le sue proprietà:
Il flavonoide più abbondante in esso presente è la naringerina che ha attività antitumorale ed antiossidante. Contiene anche una sostanza detta limonene , responsabile del gusto acido, anch’ essa con proprietà antitumorali. Ottimo come disinfettante,stimola l’ apparato digerente , per questo è consigliato assumerlo a fine pasto, soprattutto se abbondante. Ha una buona percentuale di pectina, un tipo di fibra che aiuta a proteggere la muscolatura del colon. In particolare, è in grado di legarsi alle sostanze tossiche, diminuendo così il tempo di esposizione del colon a queste ultime. Inoltre, sembra che la pectina contribuisca a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue, in quanto ne diminuisce il riassorbimento nel colon. La vitamina C, sostanza naturale ad alto potere antiossidante,aiuta l’ organismo a sviluppare una protezione contro gli agenti infettivi e contro l’ attività dei radicali liberi. Altro flavonoide presente nel pompelmo, di cui abbiamo accennato precedentemente, è il licopene, anch’ esso con ricche proprietà antiossidanti. Sembra che questo composto protegga la pelle dai raggi UV e che sia un buon alleato contro il tumore della prostata. In caso di diarrea l’ acidità del frutto e del succo di pompelmo risulta molto utile. Infatti l’ acido citrico, l’ acido ascorbico e l’ acido folico hanno un’ azione antibatterica che contrasta i microrganismi patogeni quando sono in maggioranza rispetto alla flora batterica intestinale, provocando così la diarrea. Lo stesso meccanismo d’ azione è efficace nel combattere il patogeno che provoca la cistite da Candida Albicans. Il pompelmo è un buon alleato anche per contrastare la cellulite, infatti essendo ricco di acqua, stimola la diuresi, contrastando la ritenzione idrica.
L’ estratto di semi di pompelmo è risultato benefico in caso di prostatiti, contrastando così l’azione dei batteri, favorisce la minzione calmando l’ infiammazione in atto. Il decotto oppure qualche spicchio di pompelmo possono essere utili contro la nausea nei primi mesi di gravidanza.
Infine, è bene riferire al medico curante l’ eventuale consumo abituale di questo frutto durante l’ assunzione di alcune classi di farmaci . E’ stata infatti dimostrata la sua capacità di interferire metabolicamente con alcuni medicinali, tra cui la pillola anticoncezionale ed i farmaci anticolesterolo.
Claudia Ciccarelli