Liguria: Marò, ovvero il pesto di fave

Marò

Marò,pesto di fave

Qualche anno fa , quando i figli ancora seguivano la mamma e il babbo nelle gitarelle, abbiamo fatto un viaggetto alle cinque terre. La fortuna volle che non trovassimo posto in nessuna altra parte se non a Deiva Marina, una grazioso centro di 1500 anime che non ha la notorietà di altre  località della costa ligure, ma dove sicuramente tornerei se dovessi ricapitare da quelle parti. Infatti, l’albergo che mia moglie aveva trovato era si molto grazioso , con le stanze che affacciavano sul bel mare ligure, ma il vero valore aggiunto era costituito dai  padroni di casa . Sapete quel genere di persone che generano empatia e che vi sembra di conoscere da sempre ?  Ho scoperto da subito le mie affinità con l’albergatore/ristoratore  che oltre a sfoggiare due baffoni da fare invidia a Francesco Giuseppe e Vittorio Emanuele II messi insieme

, esprimeva una grandissima passione e competenza  per tutto ciò che è vini e cucina. Per farla breve, tra i ricordi tangibili di quella gitarella ho la ricetta del Pesto di fave detto anche Marò . Questa è una semplicissima salsa primaverile dell’antica tradizione marinara che i contadini e i pescatori liguri utilizzavano per dare un po’ di sapore al pane e alla pasta . Oggi si usa con ottimi risultati anche  per accompagnare carni lesse o secondi piatti di pesce, ma anche su un crostino come antipasto.

Vediamo come si prepara, innanzitutto gli ingredienti per 4 persone :Marò

g.250 fave private pulite

g.50 pecorino

g.25 grana o parmigiano

g.15 pinoli

1 spicchio d’aglio

10-15 foglioline di menta

Olio extravergine d’olivaMarò

2 foglie di basilico (non indispensabile)

 

Togliamo le fave dai baccelli e le priviamo dalla pellicina esterna, ci uniamo l’aglio , il basilico, i pinoli e la menta. La tradizione prevede l’uso del mortaio, per cui gli ingredienti vanno successivamente uniti e lavorati per ottenere la salsa della consistenza voluta e quindi, dopo aver lavorato la parte vegetale,  si unisce il formaggio diluendo con l’olio.Marò Quando la salsa ha un aspetto omogeneo e una compattezza soddisfacente, la mettiamo a riposare prima di utilizzarla. In questa occasione  noi abbiamo ripiegato sul frullatore che permette di amalgamare più velocemente tutti gli ingredienti insieme, anche se è molto meno romantico…..

Ora a voi la scelta : noi ci facciamo un crostino con un po’ di salsa come aperitivo.DSC_0114 Peraltro può essere reso più accattivante se ci mettiamo come decorazione, ma anche a dare una nota croccante una mandorletta tostata, o dei pinoli più semplicemente. Il resto a condire la pasta ma sono sicuro che una volta assaggiata vi verrà voglia di associarla a qualche altra appetitosa preparazione.


 

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