Settembre
Settembre è il nono mese dell’anno secondo il calendario gregoriano ma era il settimo mese del calendario romano, infatti il nome deriva dal latino september, a sua volta da septem, “sette”, perché l'anno dei romani iniziava con il mese di marzo.
Settembre è anche il mese che segna il passaggio dalla stagione estiva a quella autunnale: l'equinozio avviene infatti tra il 22º e il 23º giorno del mese.
Settembre settembrino,
matura l’uva e si fa il vino,
matura l’uva moscatella:
scolaro, prepara la cartella!
(Gianni Rodari)
Dopo mesi ricchi di frutta succosa e gustosa, tipica dell'estate, ecco che a settembre oltre ad avere ancora un po' di questi sapori, abbiamo qualche novità che ci terrà compagnia anche nei prossimi mesi, come l'uva e le mele . Abbiamo dunque ancora uno strascico di frutta tipicamente estiva, che andrà pian piano a scemare ma è ottima per il carico di vitamina C che dovremo assumere per la stagione invernale.
A settembre, se qualcuno s'è lasciato andare a eccessi alimentari durante le vacanze, si può disintossicare con le verdure di stagione che ci possono aiutare a ritrovare l'equilibrio perduto. Possiamo fare un pieno di antiossidanti e di vitamine, per prepararci alla stagione fredda. L'ideale sarebbe mangiare le verdure crude o poco cotte, come con la cottura al vapore che non fa perdere tutti i principi attivi utili per la nostra salute.
La verdura di settembre è molto indicata per poter preparare minestroni freschi e ricchi di vitamine, che potremmo anche preparare e surgelare per la stagione invernale, per poter fare scorte di tutti i nutrimenti tipici della verdura di questo periodo.
Abbiamo anche tantissima verdura perfetta per insalate fresche, ma cominciano a comparire di nuovo sulle nostre tavole sapori decisamente più autunnali.
L’orto ci offre gli ultimi peperoni e zucchine e i pomodori iniziano a scarseggiare (e chi può prepara la salsa per l’inverno), mentre gli ultimi legumi vengono raccolti e fatti essiccare. L’arrivo dell’autunno porta con sé anche alcune novità, con le prime zucche che iniziano a colorare l’orto di arancione, assieme alle novità dei porri e della cicoria.
La Zucca
La zucca è originaria del Messico, appartiene alla famiglia delle cucurbitacee e ne esistono diversi tipi, differenti per forma, fusto, colore e dimensioni del frutto e del seme.
La zucca è un ortaggio povero di zuccheri e ricco di vitamine e sali minerali, possiede proprietà antipertensive e antidiabetiche, come rileva uno studio recente realizzato da un gruppo di ricercatori dell'Università del Massachusetts. Ma come sempre hanno saputo , forse con un pò meno basi scientifiche , i cuochi dei Gonzaga e gli abitanti di quelle zone d'Italia dove hanno sviluppato i mille piatti con la zucca.
La zucca si consuma nel risotto o nelle minestre,come la vellutata di zucca, al vapore, cucinata al forno e aromatizzata con del rosmarino, fritta in pastella o nel ripieno dei famosi tortelloni o gnocchi.
I porri
La coltivazione del porro è di antichissima memoria: era praticata dagli Egizi e dai Romani, e non ci sono dubbi che le sue origini siano della regione mediterranea..
Il porro è un ortaggio. La parte commestibile è rappresentata dalla parte bianca ovvero la parte più bassa delle foglie mentre viene comunemente scartata la parte verde (apicale) delle stesse anche se c'è chi le usa per preparare minestre.
Il porro ha proprietà diuretiche e disintossicanti, nella medicina più tradizionale orientale e cinese in particolare e in macrobiotica il porro è ritenuto un alimento riscaldante.
Due curiosità: l'imperatore romano Nerone, goloso di questo ortaggio, fu soprannominato "il porrofago" perché ne utilizzava in gran quantità per schiarirsi la voce , inoltre il porro è simbolo nazionale del Galles.
Il porro è una verdura dal gusto deciso molto simile a quello della cipolla, ma risulta più digeribile e ,pertanto, viene spesso utilizzato come suo sostituto dove risulta un ottimo aromatizzante. I piatti più noti con i porri sono la minestra, la vellutata con porri e patate, ma anche la squisita frittata di porri, ma anche al forno con besciamella e prosciutto o nei fagottini con robiola e salmone…….volendo, puoi aggiungere il porro anche crudo in insalata o pinzimonio.
La cicoria
Il nome di cicoria ha un origine incerta , forse deriva dal nome egizio Kichorion, o forse anche dall'accostamento di due termini Kio (= io) e chorion (= campo); gli antichi greci ad esempio chiamavano questa pianta kichora; ma anche kichòria oppure kichòreia.Di certo Plinio nei suoi scritti citava questa pianta in quanto conosciuta nell'antico Egitto e il medico greco Galeno la consigliava contro le malattie del fegato.
Oggi sappiamo che molte sono le doti di questa umile verdura che vanta proprietà astringenti, toniche, disinfettanti e disintossicanti.Aiuta a combattere la sonnolenza e stimola la concentrazione, ha potere lassativo, stimola l’attività di pancreas e fegato. Grazie alle sue proprietà aiuta a regolare la quantità di glucosio e di colesterolo nel sangue; è dunque un alimento particolarmente prezioso per chi ha problemi di colesterolo o di diabete .
La cicoria è un erba selvatica dal gusto particolare, un tantino amarognolo, ma squisita cruda quanto cotta. Un modo veloce per gustarla è la cicoria ripassata in padella. Innanzitutto, si fanno rosolare le foglie più tenere assieme a un po' d'olio, uno spicchio d'aglio e un pizzico di sale. Quando la cicoria è appassita al punto giusto il contorno è pronto ma se si unisce un uovo sbattuto e si rimette in padella otterremo una meravigliosa frittata da servire calda o fredda o mettere in mezzo al pane per portarlo con se come in uso tra chi fa i lavori più umili come contadini o artigiani.
Naturalmente esistono mille altri piatti con la cicoria: cicoria e purè di fave , torte salate , in zuppe con patate, finocchi o zucca, o con pezzetti di carne di maiale, in polpette verdi miscelata al pane e al parmigiano……
E ancora sul banco dell' ortolano possiamo trovare:
– Bietole – fagiolini – piselli –sedano
-carote – indivie – pomodori – spinaci
-cavolo verza – lattughe – rape –valerianella
-cetrioli, – melanzane –radicchio –zucchine
-cipolle – patate –ravanelli
-fagioli – peperoni -rucola .
La frutta di Settambre
Finalmente arriva l'uva, quella da tavola e poi quella da vino che darà luogo alle vendemmie tardo settembrine e di ottobre,
L'Italia è il primo produttore al mondo di uva da tavola. Tra le principali varietà di uva da tavola: per le uve bianche: Italia, Vittoria,Matilde, Regina e Pizzutello; per le uve rosse: Moscato d'Amburgo,uva Palieri, Red Globe e Rosada.Si consuma come delizioso frutto fresco, dissetante e energetico, ma anche in ghotte macedonie o in succhi.
Con l'uva fresca molto matura si prepara il vincotto, mosto cotto a lungo per fare evaporare l'acqua fino a diventare dolcissimo, che viene utilizzato per preparare alcuni dolci tradizionali ma anche come per accompagnare formaggi stagionati o con arrosti di carne. I semi (vinaccioli) del' uva hanno ottime proprietà salutari tanto che se ne ricava un olio ricco di acidi grassi benefici per la salute se usato a crudo, ma se non volete comprare l'olio masticate i vinaccioli e ne avrete gli stessi benefici.
Sin dall' antichità si conoscono le proprietà di questi deliziosi chicchi che racchiudono sostanze rivitalizzanti che proteggono dall'invecchiamento della pelle e contrastano la fragilità capillare, L'uva fornisce una notevole quantità di sali minerali e, nella buccia e nei semi, una grandissima quantità di sostanze antiossidanti e antiradicali liberi che ci fanno tanto comodo perchè contrastano invecchiamento e cancro…
Esiste la cura dell'uva, detta ampeloterapia, che consiste nel consumo dell'uva come unico alimento giornaliero per determinati periodi e che viene indicata nei casi di anemia e affaticamento, uricemia e gotta, artrite, vene varicose,
L'uva passa, detta anche uvetta, e l'uva deidradata tradizionalmente dall' esposizione su graticci al sole e più modernamente con getti d'aria calda. E' naturalmente estremamente zuccherina e calorica, e conserva una buona quantità di sali minerali e vitamina A . E'indicata in caso di magrezza, anemia, bronchite e in questo caso si prepara un decotto lasciando sobbollire l'uvetta per qualche minuto in acqua.
In cucina si impiega per la preparazione di dolci, aggiunta alla pasta del pane o alla frutta cotta; entra anche nella preparazione di numerosi piatti, come la pizza di cipolle pugliese,le carote ai pinoli e uvetta, il baccalà al pomodoro. Prima dell'uso l' uvetta deve essere ammorbidita in acqua tiepida o latte, oppure in vini liquorosi e liquori diluiti .
Avete mai provato la crema all'uva bianca ?
Inoltre potremo trovare ancora dal nostro fruttivendolo di fiducia:
-Fichi -Pere
–Fichi d'india -Pesche
-Mandorle -Ribes
-Mele -Susine tardive
-Meloni