Category Archives: mangiamo secondo natura
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l’antica storia del miele (prima parte)
Un milione di anni fa compare l’uomo.
Le prime tracce che testimoniano l’uso del miele da parte dell’uomo, il quale probabilmente se ne cibava fin dalle origini, sono databili a circa 10 mila anni fa, come questa pittura rupestre scoperta nei pressi di Valencia, in Spagna: sembra mostrare un uomo che si arrampica sulla cima di un albero, o di una rupe. E’circondato da api in volo, dotato di una borsa o una cesta per riporre i favi sottratti alle api, con una nuvoletta di fumo per ammansirle. Questa tecnologia primordiale è la stessa usata ancor oggi dai “cacciatori di miele” in India, che si arrampicano con scale di corda su rupi alte anche 100 metri.
![gel](https://www.italianoegenuino.it/wp-content/uploads/2017/07/gel-300x235.jpg)
Gelato : una storia tutta in italiano
Estate, caldo e voglia di trovare refrigerio in qualcosa di fresco, cosa meglio di un gelato? Ma poi solo d'estate gustiamo il gelato?
In questo settore c'è stato negli ultimi anni un rifiorire di gelaterie artigianali che propongono ingredienti di prima qualità e non prodotti industriali o i soliti semilavorati…….
Ma cos'è il gelato? Diciamo che è una preparazione alimentare ottenuta con una miscela di ingredienti portata ad uno stato pastoso attraverso il congelamento e la contemporanea agitazione per fargli incorporare quanta più possibile aria.
Certamente in origine, il gelato non era quello che noi oggi conosciamo, infatti con ottime possibilità la neve e la possibilità di preservare i cibi col freddo hanno posto le basi per il gelato alla frutta. Dal punto di vista storico c'è qualche riferimento nella Bibbia in cui si narra di quando Isacco offri un "mangia e bevi" ad Abramo a base di latte di capra e neve. Anche i romani potevano dire la loro con i "nivae potiones" anche qua dei dessert freddi.
![](https://www.italianoegenuino.it/wp-content/uploads/2017/06/campi-di-grano-e-camomilla-300x200.jpg)
Grano italiano e genuino
Nella vita di tutti i giorni, nella frenesia della vita moderna, ci siamo abituati a utilizzare la tradizionale farina di grano tenero bianca 0, o 00 con la quale si producono pane, pasta, prodotti da forno, dolci, ecc. Questa farina, ahinoi, è ricavata da un grano prodotto su larga scala, selezionato e modificato nel corso degli anni per rendere più ricca e abbondante la produzione e la lavorabilità con i moderni quanto efficientissimi molini a rulli d'acciaio ma risulta essere un grano povero dal punto di vista nutrizionale, ma non solo. Infatti la modificazione del grano moderno ha fatto sì che esso divenisse molto più ricco di glutine, con tutti gli svantaggi che ciò comporta per il nostro organismo e che si manifestano nelle intolleranze che affliggono una quantità crescente di popolazione. Peraltro il grano che arriva dall'altra parte del globo per essere portato da noi qualche pensierino a conservanti, addittivi e non si sa bene cosa a me lo fa venire… I grani antichi, invece, vengono raccolti a filiera corta, ovvero sotto casa, e mantengono un rapporto più equilibrato tra contenuti di amido e di glutine, contenendo una percentuale molto più bassa di quest'ultimo.
![alici con fiori di dalia e rosmarino](https://www.italianoegenuino.it/wp-content/uploads/2017/06/IMG-20170529-WA0021-300x225.jpg)
erbe aromatiche
I nonni di mia moglie vivevano in una casa di campagna a Montefusco, un paesino sconosciuto ai più, nel beneventano. Questa casetta che nella pietra di volta dell'ingresso principale vedeva scolpito il numero 1692, mi affascinava perchè a cominciare dalla data di costruzione, aveva tutti i segni di un abitazione antica che aveva visto cambiare il modo di vivere di chi ci dimorava. Dal bagno che nell'aia dentro un gabbiotto solo in tempi recenti era stato spostato dentro casa, alle guardiole con le feritoie per lo schioppo che, poste agli spigoli della casa in posizione dominante, permettavano di difendersi dai briganti d'un tempo. Nel minuscolo balconcino c'era poi una selva di vasi, quali di coccio, quali ricavati dai recipienti dalle origini più disparate, che contenevano le erbette aromatiche di "pronto intervento" salvo poi andare nell'orto o per campi per le altre.
![IMG-20220206-WA0060](https://www.italianoegenuino.it/wp-content/uploads/2022/02/IMG-20220206-WA0060-300x300.jpg)
Sua maestà il Tartufo
![IMG-20220206-WA0062](https://www.italianoegenuino.it/wp-content/uploads/2022/02/IMG-20220206-WA0062-385x1024.jpg)
Il tartufo è un capolavoro della Natura ed è un fungo ipogeo, appartenente alla famiglia delle tuberacee, che vive in simbiosi con le radici di alcune tipologie di piante, come la quercia, faggio, càrpino, pioppo e nocciolo.
Nasce spontaneamente nel sottosuolo boschivo e quando arriva in fase di maturazione emana un odore talmente forte e persistente da attrarre numerosi animali selvatici come il cinghiale, il tasso, il ghiro
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Alice Waters
Recentemente ho avuto modo di conoscere attraverso i media la statunitense Alice Waters, una Guru del cibo ottenuto in maniera rispettosa dell’ambiente, “sostenibile” si direbbe oggi. Quali sono i meriti di questa signora? E’ la paladina della rivisitazione del modo di mangiare degli americani ai quali non ha mai nascosto il suo disprezzo verso chi preferisce spendere per capi firmati per economizzare sul cibo. Guerra dunque alla nutrizione omologata, ai cibi pronti e a tutto il fast food / junk food. E poi la riscoperta del desco come momento d’unione della famiglia e degli amici.
![melograni](https://www.italianoegenuino.it/wp-content/uploads/2015/10/melograni-300x161.png)
ottobre
Ottobre
Un tempo, era d'estate,
era a quel fuoco, a quegli ardori,
che si destava la mia fantasia.
Inclino adesso all'autunno
dal colore che inebria;
amo la stanca stagione
che ha già vendemmiato.
Niente più mi somiglia,
nulla più mi consola,
di quest'aria che odora
di mosto e di vino
di questo vecchio sole ottobrino
che splende nelle vigne saccheggiate.
(V. Cardarelli)
![20161004_083722a](https://www.italianoegenuino.it/wp-content/uploads/2016/10/20161004_083722a-300x169.jpg)
Tombarello
In questo periodo c’è il passaggio nei nostri mari di branchi di pesci pelagici e non è raro per chi va per mare vedere le “mangianze”, pesci più grandi che mangiano i più piccoli in un grande ribollire delle acque: uno spettacolo veramente affascinante. Questo fa si che anche nelle pescherie fanno la loro comparsa specie tipiche di questo periodo, tra queste il tombarello.
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marzo
oli e grassi vegetali (seconda parte)
L’olio di semi di girasole:
Si ottiene per spremitura dei semi della pianta di Helianthus annus (Fam. Asteraceae). Il grande fiore giallo che segue il movimento del sole è in realtà un’ inflorescenza composta da tanti piccoli fiori, ciascuno dei quali produce un frutto con all’ interno un seme.