Oggi voglio proporvi una ricetta tipicamente regionale dal Friuli Venezia Giulia, mia terra d’adozione da ormai 18 anni. La ricetta che vi propongo è quella del Frico, un piatto che si può proporre sia come secondo che come piatto unico, accompagnato da una bella polenta, e che è originario delle zone montane della Carnia. È un piatto che potete trovare praticamente in ogni sagra paesana e anche nei ristoranti friulani che propongono il cibo della tradizione; inoltre nel mese di agosto ci sono due sagre interamente dedicate al Frico, quella di Carpacco e quella di Flaibano, dove viene proposto in tre varianti: classico, alle erbe e piccante.
Il Frico si presenta come una frittata, ma è una preparazione a base di cipolle, patate e formaggio Montasio di varie stagionature. Come al solito ci sono vari modi di preparare la ricetta, partendo dalle patate crude tagliate a pezzettini oppure dalle patate già lessate, io uso questa ricetta perché la trovo semplice e di sicuro risultato.
Ingredienti: 600 g. di formaggio Montasio, possibilmente di 3 stagionature ( 2 mesi, 6 mesi e 12 mesi), 400 g. di patate, 1 cipolla media, olio extravergine d’oliva, sale e pepe q.b.
Preparazione:
Mondiamo e tagliamo a fettine sottili la cipolla, mettiamola in padella con un filo d’olio Extravergine d’oliva e facciamola appassire lentamente, aggiungendo un goccio d’acqua fino a portarla a cottura.
A parte cuociamo le patate, tutte della stessa misura, immergendole in acqua fredda e portandole ad ebollizione moderata, fino a completarne la cottura.
Nel frattempo grattugiamo grossolanamente i formaggi, e li mescoliamo tutti insieme in una terrina.
A questo punto prendiamo una padella antiaderente, la mettiamo sul fuoco abbastanza vivace e aggiungiamo i formaggi e le patate sbucciate e schiacciate grossolanamente con una forchetta, lavorando l’impasto con un cucchiaio di legno o una spatola.
Quando i formaggi cominciano a sciogliersi aggiungiamo la cipolla cotta precedentemente e continuiamo a mescolare, eliminando pian piano il grasso superfluo, finché non si forma una bella crosticina. A quel punto rigiriamo come una frittata, aiutandoci con un piatto e facciamo formare la crosticina anche sull’altro lato.
Quando è pronto lo serviamo su tagliere di legno, con una bella polenta calda.
Il vino in abbinamento è un buon rosso, un Merlot dei Colli Orientali del Friuli oppure un Refosco dal Peduncolo Rosso della zona delle Grave.
Rosa Prisciandaro