Zuccotto

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Se qualcuno pensasse alle origini dello Zuccotto si potrebbe pensare a una versione light della prelibata e dolcissima Cassata siciliana o comunque un dolce nato da quelle parti, invece risale  ad un'invenzione di Bernardo Buontalenti che avevamo già conosciuto parlando dell'invenzione del gelato. Anche in questo caso l'architetto aveva inventato una preparazione dolce per uno dei banchetti della famiglia Medici e quindi è un tipico dolce della tradizione culinaria fiorentina.

 Cattura2L’architetto creò un semifreddo( chissà com'erano le case che progettava visto che era sempre intento a creare dolci?)  che in principio venive chiamato l’ Elmo di Caterina dato che si riteneva fosse  stato fatto all’interno di un elmo in uso alla fanteria di quel periodo. Si caratterizzava per ingredienti totalmente diversi da quelli che ne contraddistinguono la versione moderna . 

La ricetta originaria infatti prevedeva l'utilizzo di ricotta, granelli di cacao e scorza di agrumi per la farcitura interna alla quale veniva conferito un aspetto prevalente monocromatico bianco, mentre il rivestimento esterno si caratterizzava per un colore rosso molto acceso.che l'aromatizzazione con l'alchermes gli conferiva. La versione che conosciamo noi dello zuccotto risale agli anni ’30, quando il dolce fu riscoperto e adeguato ai nuovi gusti.

 

Zuccotto di ricotta e pavesini

Ingredienti:

-Mezza confezione di pavesini

-Un bicchiere di vermouth

-700 gr. di ricotta

-200 gr. di zucchero

-100 gr. di gocce di cioccolato

-100 gr. di canditi

Procedimento

Lavoriamo a lungo la ricotta con lo zucchero fino a renderla molto cremosa. 20171006_155347

Aggiungiamo le gocce di cioccolato e i canditi.

Foderiamo una ciotola di media grandezza con i pavesini passati velocemente nel vermouth diluito con un po’ di acqua. Versiamo  la crema di ricotta e "chiudiamo" il dolce con altri pavesini bagnati appena un po’ con il liquore.

Poniamo la ciotola in frigorifero per almeno 4 ore. 20171006_155425

Al momento di servire capovolgiamo il dolce su un piatto di portata.

Il dolce va servito e gustato freddo, semplice ma delizioso sarà apprezzato da tutti.

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