alici in tortiera
Alici in tortiera Le alici sono dei pescetti eccezionali che costano poco e se cucinati in maniera adeguata possono dare grandi soddisfazioni al palato. Nel meridione e, naturalmente, nelle località di mare, sono state elaborate More »
Pisa, Toscana: la Cecina
Ricetta della cecina „ Gustosa e facilissima a farsi, la Cecina toscana è una ricetta della tradizione, un piatto del popolo ricca di gusto e di storia, si tratta di una torta molto sottile a base di ceci che viene More »
Talamone,Toscana: Totani ripieni
I totani ripieni sono un secondo di mare molto diffuso nelle nostre regioni dove le versioni del piatto sono tantissime. La ricetta che vi proponiamo ci è stata suggerita da un amico di More »
Murge-Altamura
Continuando la gita nelle Murge tra campi di grano e gravine, ci siamo lasciati alle spalle la splendida Matera per la medioevale Altamura dove ci attendevano le giornate Federiciane. Nello stemma di Altamura si riporta il motto : Federicus me reparavit significando la riconoscenza della città a chi la ricostrui’ dalla devastazione . E, allora, grande festa
Lucania,Matera:pane di Matera
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Murge Matera
Ci sono poche zone di questa nostra bellissima Italia in cui la primavera ci presenta gli “effetti speciali” come nelle Murge. Quando vado da quelle parti preferisco sempre uscire dall’autostrada a Candela per infilarmi in quel susseguirsi di campi di grano e piante selvatiche che costeggiano le strade interne, tra vaste distese e masserie abbandonate. Trovo meraviglioso vedere le onde che il grano nuovo fa sotto l’azione del vento, quel movimento quasi sinuoso delle giovani piantine dal verde primaverile .
Non si può non rimanere affascinati da Matera : la sua posizione prima di tutto, poi quel coesistere della città rupestre con testimonianze bizantine e normanne, non è certo un caso che l’UNESCO abbia dichiarato i sassi di Matera patrimonio dell’umanità. Ma forse più che da questi aspetti , personalmente, sono attratto da quella umanità che tra i sassi viveva la propria miseranda vita di stenti e tanti bambini da sfamare.
Salse base(seconda parte)
Salsa di pomodoro
Potremmo mai pensare alla cucina italiana senza pomodoro? Che ne sarebbe della pizza o della pasta? E di Gianburrasca che cantava: viva la pappa col pomodoro? Certo Cristoforo Colombo mai avrebbe pensato alla rivoluzione che avrebbe portato negli usi alimentari del vecchio continente e italiani in particolare.
Le prime ricette in cui si trovano i pomodori sono nel "cuoco galante" di Vincenzo Corrado del 1778 per passare l'anno dopo a Antonio Nebbia che li cita finalmente come compagni della pastasciutta. Il duca Ippolito duca di Buonvicino, appartenente dall'antica famiglia nobile che discendeva direttamente da Guido Cavalcanti, amico di Dante e poeta del dolce stilnovo, pubblicò nel 1837 il libro “Cucina teorico pratica" in cui dava una ragguardevole rappresentazione della cucina napoletana dell’Ottocento. Il Duca suddivise la sua opera in due parti, di cui la prima era redatta in lingua italiana, per nobili e ricchi borghesi, mentre la seconda fu scritta in dialetto napoletano, per la plebe e la bassa borghesia che usavano il dialetto quale linguaggio quotidiano, e in questa parte presenta la ricetta dei vermicelli al pomodoro:
Salse base( prima Parte)
Probabimente la salsa nasce come concetto agli albori dell'umanità, quando l'uomo preistorico portò per caso alle labbra un dito intinto in quella cosa un pò liquida e un pò cremosa che colava da un animale cotto sul fuoco e, trovando l'esperienza piacevolmente gustosa, s'ingegnò a raccoglierla per dare un sapore piacevole a cibi che non ne erano dotati. Da questo nasce una ricerca di salse che con i più svariati ingredienti avevano comunque lo scopo di conferire sapore, e cosi nasce la Salsus latina, parola derivante dal greco e che indicava il sale, condimento base di tutti i cibi.
Dunque le salse insaporiscono, esaltano o semplicemente arricchiscono il gusto della preparazione. Pensate che nella composizione della "Brigade de cuisine" Auguste Escoffier, grandissimo cuoco e primo codificatore ufficiale della cucina francese, dava un posto d'onore allo chef sauciere (salsiere) nell'organizzazione della cucina ideale.
Puglia, Salento, Susumaniello
Il vitigno Susumaniello è tipico della Puglia e viene coltivato solo in questa regione portando con se il sole della sua terra, in un acino scuro, violaceo, dalla pelle spessa ma dalla polpa succosa. Il suo nome è evocativo ,e non a caso, del somarello indicando l’elevata produttività della pianta carica di grappoli “come un somaro” proprio a indicare l'elevata produttività del vitigno ma qualcuno pensa che sia a ricordo di quei poveri ciucci che stracarichi lo portavano dalle vigne alle cantine.
Il limite di una vigna di Sussumaniello è che riesce a tirare fuori tutta la sua carica solo dopo una decina d'anni dal suo impianto per dare meno uva in quantità ma uve tanto cariche di quegli elementi che servono a produrre un vino importante, strutturato e aromaticamente ricco. E qui torna il somarello perchè anche il viticultore deve essere testardo come un ciuccio per voler portare avanti una vigna che da i suoi risultati cosi tardi. E infatti va fatto merito a quei caparbi produttori che hanno creduto a costruire un vino da un vitigno che , storicamente, è stato sempre associato al cosiddetto “taglio” in uvaggio ad altre uve, per la sua capacità di rendere interessanti altri vini, una iniezione di forza per vini esili e con meno colore e carattere.
Ciambellone con ricotta, uvetta e salsa di fragole
Quando vado al mercato e vedo quelle belle fragole succose , con quella bella tonalità di rosso, me le mangio con lo sguardo ma è , ovviamente, solo un anticipazione di quanto avverrà a tavola. Infatti questo gustosissimo frutto può dare luogo a molte facili ma deliziose interpretazioni.
VERONA: la salsa Pearà
La salsa Pearà
L'amico Giordano da Verona ci offre la ricetta di una salsa che, nelle grandi occasioni, accompagna il bollito per comporre il piatto più tipico: il bollito in Pearà.
Cannonau di Sardegna
la Sardegna è una regione splendida, la seconda isola del Mediterraneo, una bella porzione di terra attorniata da uno dei mari più belli che si possano solo immaginare, chilometri e chilometri di coste per tutti i gusti, colline e montagne, boschi e pianure e una enogastronomia che offre di tutto. Ogni angolo della Sardegna ha dietro di sé parti importanti di storia, partendo dalla preistoria e dai Nuraghi, passando per i Fenici, i Genovesi, gli Aragonesi sino ai giorni nostri.
Quando il globo terracqueo era sede di grandi sconvolgimenti la Sardegna e la Corsica erano parte di un unica catena montuosa più antica delle alpi e degli appennini.
Acciughe fritte in agrodolce
le Acciughe fritte in agrodolce sono un buon secondo piatto in cui il grasso del fritto viene stemperato dalle cipolle e dall' aceto dando luogo a una pietanza gradevole e equilibrata, ma anche "sfiziosa"…..Vediamo come prepararle