Category Archives: Le nostre ricette
Puglia: i lampascioni
I lampascioni detti anche Pampasciuni , sono un lontano parente dell’aglio e dei gigli anche se si ha qualche difficoltà a credersi. Questa pianta selvatica cresce anche in altre parti d’Italia, ma solo nelle murge e in salento viene considerato una leccornia. Vengono raccolti tra le pietre da esperti raccoglitori che, dopo averli individuati, devono scavare a fondo nel duro terreno per poterli estrarre integri. Poi per renderli commestibili c’è ancora un lungo lavoro : pulitura, attraverso spazzolatura e vari cicli di lavaggio; pelatura; trattamento per l’attenuazione dell’amaro con vari risciacqui.
Ottimo contorno se consumati lessi con olio e pepe, tradizionalmente venivano cotti in campo sotto la cenere. Vengono utilizzati anche in varie altre forme, come frittate o uniti all’agnello al forno con patate come tradizione salentina.
Marche: la dindarella ripiena al forno
Dindarella ripiena al forno
Lazio,Castelli romani: il pangiallo
Quando arriva Natale ai castelli romani tutte le vetrine delle pasticcerie e dei forni espongono le formelle di pangiallo, un dolce antico che solo a guardarlo si prendono calorie, ma è talmente buono che non esiste un Natale senza Pangiallo.
Sicilia: Cuccia di Santa Lucia
RICETTA CUCCIA 8-10 PERSONE
INGREDIENTI
- 1,5 Kg Ricotta di pecora
- 500 gr Frumento
- 450 gr Zucchero
- 300 gr Frutta candita in alternativa 300 gr di scorze di Cedro di Sicilia
- 150 gr Cioccolato fondente
- Granella di pistacchi q.b.
- Cannella in polvere q.b. (è possibile sostituirla con marsala o altro liquore a piacimento)
- 1 pizzico Sale
- 100 gr di zucca candita
Castelli romani:ciambelline al vino bianco con l’uvetta
Nella zona dei Castelli romani se andate al ristorante, a fine pasto, anche se non avete chiesto un dolce è consuetudine che vi vengano offerte le ciambellette al vino. Un dolce tradizionale che non ha la pretesa di essere una preparazione d’alto lignaggio da esibire in occasioni mondane ma un ottimo pretesto per completare un buon pasto in compagnia, per il " bicchiere della staffa” (l’ultimo bicchiere del pasto), con le ciambelle che devono obbligatoriamente essere immerse nel vino prima di degustarle.
Lazio,Velletri: zuppa di cavoletti col baccalà
Dopo giorni di raccolta delle olive, stanchi e infreddoliti, perchè nel passato anche recente si raccoglieva con i primi freddi, finalmente arrivava il primo olio, fragrante, d'un colore meraviglioso, con odori di oliva ma anche di erba, di fruttato,di mandorle, di buono
Zuccotto
Se qualcuno pensasse alle origini dello Zuccotto si potrebbe pensare a una versione light della prelibata e dolcissima Cassata siciliana o comunque un dolce nato da quelle parti, invece risale ad un'invenzione di Bernardo Buontalenti che avevamo già conosciuto parlando dell'invenzione del gelato. Anche in questo caso l'architetto aveva inventato una preparazione dolce per uno dei banchetti della famiglia Medici e quindi è un tipico dolce della tradizione culinaria fiorentina.
L’architetto creò un semifreddo( chissà com'erano le case che progettava visto che era sempre intento a creare dolci?) che in principio venive chiamato l’ Elmo di Caterina dato che si riteneva fosse stato fatto all’interno di un elmo in uso alla fanteria di quel periodo. Si caratterizzava per ingredienti totalmente diversi da quelli che ne contraddistinguono la versione moderna .
Dadolata di tonno fresco
Chissà perchè quando si parla di pesce crudo sembra che non si possa fare a meno di evocare il Sashimi giapponese mentre abbiamo una tradizione italiana anche in questo campo. La dadolata di tonno, se volete chiamarla Tartare fa più ricercato ma stiamo sempre parlando della stessa cosa, è una preparazione semplice e gustosa che può essere usata preferibilmente come antipasto, ma anche come secondo. Prima di vederne la semplicissima preparazione parliamo di sua maestà il tonno. Thunnus thynnus: il tonno è il re del mare sin dai tempi più antichi, tant'è che nella grotta del genovese a Levanzo (Trapani) sono stati rinvenuti rappresentazioni preistoriche che lo rappresentano.
Dunque il tonno, simbolo della forza e del coraggio di superare le avversità della vita, è un pesce conosciuto e molto apprezzato fin dalla preistoria. Thyo, il suo nome in greco, significa indica “l’esser impetuoso, furioso”. In molte zone d’Italia è sempre stato un pesce consumato in scatola; solo negli ultimi anni ha iniziato a essere popolare sui banchi delle pescherie diventando un’abitudine alimentare sulle tavole degli italiani.
marmellata
In estate c’è una tale varietà di frutta, che sarebbe veramente un delitto non usarla per preparare delle ottime marmellate fatte in casa. Trasformiamo la frutta estiva in gustose marmellate e avremo modo di conservarla e gustarla anche nei mesi invernali e tutto questo si può fare anche ora, all'inizio dell'autunno.
Pasta tonno, zucchine e menta
Pasta tonno, zucchine e menta
L'estate stà finendo…diceva la canzone e noi godiamoci questo scampolo d’estate con questa pasta tonno, zucchine e menta che ci riporta con i suoi sapori e odori nel pieno della stagione che sta terminando.