Quando arriva Natale ai castelli romani tutte le vetrine delle pasticcerie e dei forni espongono le formelle di pangiallo, un dolce antico che solo a guardarlo si prendono calorie, ma è talmente buono che non esiste un Natale senza Pangiallo.
Il pangiallo romano è un dolce che ha origine durante l'era imperiale nell'antica Roma durante la festa del solstizio d'inverno, quando era usanza consumare questi dolci dorati in modo da favorire il ritorno del sole.
Naturalmente se andate in giro per il Lazio troverete mille varianti di cui una è il panpepato del viterbese dove compare il pepe, altre con i pinoli, alcuni spennellati con l'uovo prima della cottura….. Quella che vi proponiamo è la più diffusa nei castelli romani e prevede il cioccolato ma non il pepe o i pinoli. Per curiosità nella tradizione si mettevano i noccioli delle albicocche che le massaie mettevano via l'estate e costavano meno delle mandorle.
Ingredienti:
g300 mandorle
g300 nocciole
g200 fichi secchi
g200 uvetta
g100 cedro e arancia candita
g100 cioccolato fondente
g1000 miele
farina q.b.
Per prima cosa prepariamo il candito riducendolo in pezzettini. Poi facciamo altrettanto con il cioccolato e i fichi secchi. Nel frattempo mettiamo a scaldare a bagnomaria il miele per renderlo più fluido.
A questo punto mettiamo la frutta secca in un bel recipiente capiente e ci aggiungiamo il miele mischiando il tutto. Quando l'amalgama sara' omogeneo, ne prenderemo un pugnetto che misceleremo con la farina sino a ottenerne un panetto consistente che appoggiato sulla teglia mantenga la forma. ripetiamo sino a esaurire tutto l'impasto e lasceremo riposare le formelle per una notte.
Successivamente possiamo infornare a calore moderato. Quando le formelle saranno dorate il pangiallo sara' cotto, Lasciamo raffreddare sino a che il pangiallo sarà a temperatura ambiente e a questo punto lo potete servire e vedrete quanto sarà gradito